I livelli di biosicurezza secondo l’Organizzazione Mondiale di Sanità

Mycobacterium tuberculosis, l'agente eziologico della tubercolosi.
Infezione tubercolare secondaria e vista ravvicinata del batterio Mycobacterium tuberculosis, l'agente eziologico della tubercolosi. Illustrazione computerizzata che mostra una massa nodulare solida di piccole dimensioni situata nel lobo superiore del polmone destro vicino all'apice polmonare.

La pandemia Covid 19 ha reso necessaria una forma di gestione del rischio a visione e classificazione uniforme tra gli stati nel mondo.

I gruppi di rischio in biosicurezza (Biosafety levels, BSL) sono così ripartiti:

Gruppo di rischio 1:
nessun rischio, o basso rischio individuale e collettivo.

In questo gruppo sono contemplati tutti quei microrganismi che riescono scarsamente a causare malattia nel singolo individuo e nell’intera collettività. Tra questi, rientrano microrganismi come l’Escherichia coli (ceppi non patogeni) ed il Bacillus subtilis.

Gruppo di rischio 2:
moderato rischio individuale, basso rischio collettivo.

Questo gruppo comprende tutti quei microrganismi il cui rischio di diffusione è limitato, ma al tempo stesso possono causare malattia nel singolo individuo ed essere inoltre un potenziale rischio per i singoli lavoratori. In questa categoria vengono classificati microrganismi come i ceppi patogeni dell’Escherichia coli, Bordetella pertussis, virus del Morbillo e virus della Parotite, Morganella morganii. Esistono tuttavia valide misure preventive e terapeutiche.

Gruppo di rischio 3:
elevato rischio individuale, basso rischio collettivo.

In questo gruppo sono presenti tutti gli agenti patogeni che causano gravi malattie nella singola persona e hanno una bassa-moderata probabilità di diffondersi nella comunità. Tuttavia per questi agenti patogeni sono presenti misure di prevenzione (vaccinazione) e moderne terapie farmacologiche, in sperimentazione e non. Tra questi ricordiamo il virus dell’epatite C (per cui non è presente il vaccino, ma le moderne terapie ad azione antivirale diretta, DAA, hanno dato ottimi risultati nella gran parte dei pazienti infetti che sono successivamente guariti), il virus dell’epatite B (per cui a monte è presente il vaccino), il virus dell’immunodeficienza umana (per cui il vaccino non è disponibile ma è presente una vasta gamma di terapie farmacologiche in grado di agire su diverse componenti del virus e di controllarne così la progressione dell’infezione), il Mycobacterium tuberculosis ed il SARS CoV-2.

Gruppo di rischio 4:
elevato rischio per il singolo individuo e l’intera collettività.

Questa categoria comprende agenti patogeni per cui non sono presenti adeguate misure preventive e terapeutiche e che generalmente provocano gravi patologie negli esseri umani e/o negli animali. La trasmissione può essere diretta o indiretta, per via aerea o ematica. Tra questi ricordiamo il virus Ebola, il virus di Marburg, il virus Lassa, il virus della febbre emorragica di Crimea-Congo.

la classificazione degli organismi